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Esdebitazione concessa dal Tribunale di Verona
E. da Verona si è liberato di un debito di 130.000 € accumulato a causa della garanzia prestata in favore di un finanziamento per l’azienda di famiglia di cui era socio, poi dichiarata fallita.
Il Tribunale di Verona ha dichiarato l’esdebitazione di un impiegato ritrovatosi in una situazione finanziaria insostenibile a causa della garanzia prestata in passato in favore di un finanziamento per l’azienda di famiglia di cui era socio, poi dichiarata fallita dal Tribunale di Verona.
E. aveva accumulato un debito complessivo di € 130.000,00 decurtato della somma di € 5.170,00 derivante da un immobile di sua proprietà sottoposto a pignoramento immobiliare. Non avendo ulteriori beni immobili, né mobili da offrire in soddisfacimento dei creditori (fatta eccezione per un’ automobile di esiguo valore e necessaria per raggiungere il luogo di lavoro), lo stesso si è reso disponibile a versare ogni mese una quota del proprio guadagno eccedente il fabbisogno per vivere.
Dopo 4 anni dal decreto di apertura della procedura, periodo nel quale lo stesso ha messo a disposizione dei creditori una provvista di denaro mensile pari a € 300,00, risultante dai proventi derivanti dal reddito percepito mensilmente sottratte le spese necessarie per vivere, essendo stato ritenuto meritevole in quanto non ha contratto ulteriori debiti e non ha ostacolato il regolare svolgimento della procedura, il Giudice del Tribunale di Verona ha dichiarato la sua esdebitazione, liberandolo dal proprio debito a fronte del pagamento del solo il 20% del monte debitorio complessivo.
Esdebitazione concessa dal Tribunale di Varese
A. e R. di Varese hanno ricominciato a vivere serenamente dopo essersi liberati un debito insostenibile di 140.000 € ed aver subito la drastica riduzione delle loro entrare.
Il Tribunale di Varese ha dichiarato libera dai debiti accumulati A. e R., una coppia di coniugi con numerosi figli che, a causa della drastica riduzione del lavoro, non era più in grado di sostenere le spese di famiglia.
Le motivazioni delle problematiche economiche di questa famiglia sono da ricondursi alle difficoltà riscontrate negli anni nel pagare il mutuo ipotecario, necessario per l’acquisto della casa dove vivere, i finanziamenti stipulati per sostenere le spese di crescita dei figli, gli imprevisti e le difficoltà dovute ad una riduzione delle ore lavorative di entrambi i coniugi, circa della metà, con conseguente drastica riduzione delle entrate. La famiglia era arrivata ad accumulare un monte debitorio di circa 140.000,00 €, insostenibile per i due addetti alle pulizie con orario part time con a carico i figli.
Dopo 4 anni dal decreto di apertura della procedura – lasso temporale nel quale A. e R. hanno messo a disposizione dei creditori il loro patrimonio (la vendita dell’abitazione e una provvista di denaro mensile) – essendo stati ritenuti meritevoli in quanto non hanno contratto ulteriori debiti e non hanno ostacolato il regolare svolgimento della procedura, anzi, hanno collaborato in maniera costruttiva alla stessa, si sono visti concedere il beneficio dell’esdebitazione.
Esdebitazione concessa dal Tribunale di Vicenza
M. da Vicenza, dapprima lavoratore autonomo e in seguito a problemi di salute impiegato assunto a tempo indeterminato, aveva accumulato debiti per circa 170.000 € e si era ritrovato, a ridosso dell’età
pensionabile, a non poter far fronte non solo al monte debitorio, ma anche alle esigenze familiari.
La situazione era pertanto diventata insostenibile M. e per la sua famiglia, composta dalla moglie (disoccupata con impieghi saltuari) e dalla suocera ultraottantenne.
Dopo 4 anni dal decreto di apertura della procedura di liquidazione del patrimonio, lasso temporale nel quale il soggetto ha messo a disposizione dei creditori la quota dell’immobile di proprietà, il TFR e una provvista liquida mensile, essendo stato ritenuto meritevole in quanto non ha contratto ulteriori debiti e non ha ostacolato il regolare svolgimento della procedura, anzi, ha collaborato in maniera costruttiva alla stessa, il Tribunale di Vicenza gli ha concesso il beneficio dell’esdebitazione.
Quindi, il soggetto, a fronte di un debito di circa € 170.000, avendo corrisposto in favore della procedura circa € 40.000, si è definitivamente liberato dalla mole di debiti residui (pari a circa € 130.000).
Le tre procedure di sovraindebitamento ora sono:
Il “Saldo e Stralcio” è un accordo tra creditore e debitore che agevola quest’ultimo attraverso la riduzione della somma dovuta a fronte della estinzione bonaria della sua debitoria.
La definizione di “saldo e stralcio” sintetizza la natura stessa dell’operazione: il “saldo” è il pagamento del debito, mentre lo “stralcio” è la cancellazione di una parte del debito stesso.
Il pagamento può avvenire in due modalità:
Grazie a questo accordo si potrebbe ottenere un considerevole risparmio, con cifre che potrebbero oscillare dal 30%-40% fino al 70%-80% a seconda di ogni singolo caso.
Meno garanzie e meno possibilità di recupero del credito avrà il creditore, più lo stesso sarà disponibile a concedere stralci maggiori, e viceversa.
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